sabato 23 agosto 2014

La Gioconda riscoperta

Recenti studi su "La Gioconda" il quadro più famoso al mondo, hanno portato alla luce nuovi dettagli che non erano mai stati notati. Osservando l'opera attentamente, si può vedere chiaramente un mostro che emerge da un ramo del fiume sullo sfondo. Perché non era mai stato notato prima di ora? Alcuni esperti sostengono che la creatura veniva forse scambiata per una montagna, altri addirittura continuano a negarne la presenza. In effetti è un dettaglio spaventoso, che finora il nostro occhio ha come filtrato. Ma una volta visto, non può essere dimenticato neanche dai più scettici.
Vedendo il Quadro da questa nuova ottica si nota che la stessa "Gioconda" lo sia un po' meno, e appare visibilmente preoccupata dall'imminente pericolo che la minaccia da dietro le spalle.

Perché Leonardo ha inserito questo elemento nel suo Quadro, anticipando il genere Fantasy di qualche secolo? Da qui in poi si possono soltanto azzardare delle supposizioni. Ne "La Gioconda", unico dipinto che il Maestro ha sempre portato con sé, l'artista tramutò sé stesso in opera d'arte, entrando nel Quadro e convertendosi nella Monna Lisa e nello stesso sfondo, "facendo di sé stesso un Capolavoro" (Carmelo Bene ndr).
Forse il mostro rappresenta le paure che albergavano nel cuore di Leonardo? Non sappiamo se questa nostra interpretazione sia giusta, ma è una visione del Quadro e della vita che ci piace: l'ombra che incombe dietro di noi facendoci perdere il "sorriso". Questo sorriso che cambia nel corso dei secoli, come lo sfondo e come l'intera opera è qualcosa di vivo, che non si limita a stare ferma su una superficie. Il Quadro ospita Leonardo. Uomo illuminato, troppo differente dai suoi contemporanei per poter vivere felice nella nostra dimensione, se ne crea una in cui poter essere a suo agio, quella della pittura in cui sempre il Genio trovò  rifugio. Anche adesso questo extraterrestre può muoversi liberamente all'interno del Quadro. Un Quadro che ad ogni visione rivela un particolare nuovo, come fa la vita. Un Quadro che rende Leonardo immortale.

Un Quadro in cui il Genio può continuare a vivere.
E noi con lui.



Des études récentes sur "La Gioconda" le tableau le plus célèbre du monde, ont éclairés des nouveaux détails qui n'avait jamais été remarqué. En observent le travail avec attention, on peut clairement voir un monstre qui émerge d'une branche de la rivière dans le fond. Parce qu'il n'avait jamais été remarqué avant? Certains experts affirment que la créature était probablement trompée pour une montagne, certains continuent même à nier sa présence. En fait, c'est un détail effrayant, jusqu'à maintenant filtré par notre œil. Mais une fois vu, ne peut pas être oublié, même par les plus sceptiques.
Voyant le Tableau de cette nouvelle perspective, nous notons que même "La Gioconda", elle est un peu moins "joueuse", et est visiblement inquiète du danger imminent qui la menace de derrière.

Pourquoi Leonardo a inclus cet élément dans son Tableau, en anticipent le genre Fantasy quelques siècles? A partir de là, on peut que hasarder des suppositions. En "La Gioconda", le seul tableau que le Maître a toujours apporté avec lui, l'artiste se transforme en une œuvre d'art, en entrant dans l'image et en se convertissant dans la Mona Lisa et le même fond, en "faisant de lui même un chef-d'œuvre" (Carmelo Bene NDLR)
Peut-être que le monstre représente les craintes abrités dans le cœur de Leonardo? Nous ne savons pas si notre interprétation est correcte, mais c'est une vision du Tableau et de la vie que nous aimons: l'ombre qui se profile derrière nous, en nous faisant perdre le "sourire". Ce sourire qui change au fil des siècles, comme l'arrière-plan et l'ensemble du travail est quelque chose de vivant, qui ne se repose pas tout simplement sur une surface. Le Tableau auberge Leonardo. Homme illuminé, trop différent de ses contemporains pour être en mesure de vivre heureux dans notre dimension, en a créé une dans lequel il peut être à l'aise, ce de la peinture où le génie a toujours trouvé refuge. Même maintenant cet extraterrestre peut se déplacer librement dans le Tableau. Un Tableau que a chaque vision révèle un nouveau détail, comme la vie fait. Un Tableau qui rend immortel Leonardo.
Un Tableau dans lequel le génie peut continuer à vivre. 
Et nous avec lui.





mercoledì 20 marzo 2013

Gigins!

Dopo tanti avvistamenti approssimativi di UFO, l'altro giorno ho conosciuto un vero alieno!
Proprio in un momento in cui avevo bisogno di risposte...

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martedì 5 marzo 2013

Chiesa I love you


Mr Bersani ha detto che le dimissioni del papa non vanno prese come una vigliaccata, un si salvi chi può, un capitano che abbandona la nave rinchiudendo i passeggeri dentro, ma come un gesto di novità per il futuro.
Ascoltare Bersani biascicare di novità per il futuro, dà la stessa sensazione di quando Berlusconi si avventura nel tema dell'onestà. E' come se l'antimateria si trovasse d'accordo con la materia. Si sente l'imbarazzo di qualcuno che non sa il significato della parola, ma nella stessa voce si percepisce anche un buonumore dovuto alla consapevolezza che quella parola magica ha un effetto straordinario sull'opinione pubblica: un buco nero nella memoria della gente, in cui scompaiono tutte le malefatte compiute dall'individuo. Nel caso di Bersani, scompaiono i soldi che ha preso dall'Ilva, i contributi elettorali che continua ad accettare, l'essersi assentato durante il voto sullo scudo fiscale, essere a capo di un partito che ha retto il sacco per vent'anni, ecc. Tutto ciò scompare nel nulla col semplice appoggio e l'eterno rispetto per il sommo emerito ex gioventù hitleriana Giuseppe Razzinger.  
Strano poi che il leader del Partito Democratico appoggi il leader dell'organizzazione assolutistica chiamata chiesa. Un curioso caso di materia e antimateria che coesistono? No, il solito caso di merda e merda che naturalmente convivono.




http://www.ilmondo.it/politica/2013-02-11/papa-bersani-dimissioni-non-debolezza-ma-novit-futuro_196446.shtml


martedì 26 febbraio 2013

Vita da topo

Nella penisola italiana vive il topino più arrogante e presuntuoso d'Europa. 
Abita in una casa ospitato da un grosso Ratto, un ladro di formaggio chiamato Berlusconi. Al topino non piace né lavorare, né rischiare, ma è ghiotto di formaggio. Esce dal suo buco solo per rosicchiare parte del cacio già rubato dal Ratto, che talvolta rischia di essere arrestato per i troppi furti. E' fatta: la quiete del topolino è turbata dalle grida degli italiani derubati. E’ in questo momento che inizia la stagione degli amori. Il topolino si accoppia con cani, porci, mari e monti per non essere cacciato anche lui. In questo modo corre un rischio forse peggiore: diventare padrone di casa. Cade nella depressione più totale, timoroso di rompere il delicato ecosistema, dove viveva in grazia di Dio. Ha paura di dover rispondere in prima persona dei suoi furti mentre prima poteva limitarsi a dire: "Li sbraniamo", riferendosi ai pezzetti di formaggio italiano. Quindi come suo solito, perde, riconsegnando le chiavi di casa al Ratto, che nonostante tutto ha dalla sua una maggiore personalità.
La convivenza continua e il ciclo della vita è salvo.


Per fortuna c'è il Movimento 5 stelle.






giovedì 14 febbraio 2013

Maratona del fumetto

La Maratona del fumetto si è svolta ad Angoulême tra il 24 e il 25 Gennaio. In 24 ore si deve scrivere e disegnare una storia di 24 pagine che rispetti alcuni requisiti. Quest'anno bisognava scegliere un preciso intervallo di tempo comune a tutte le pagine, che doveva essere integrato nel senso della storia.


Eccola!


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